Auto a metano e GPL immatricolazioni triplicate dal 2011 ad oggi
Tra il 2011 e il 2012 le immatricolazioni sono passande dal 5,55% al 13% mentre nel 2013 la quota di mercato della auto a gas è arrivata al 14,1% (8,9% GPL e 5,2% metano)
Secondo una ricerca svolta dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, con la collaborazione di Assogasliquidi Federchimica e del Consorzio Ecogas, “Green economy e veicoli stradali: una via italiana”, le auto a gas (metano e GPL) negli ultimi anni hanno continuato a crescere: tra il 2011 e il 2012 le immatricolazioni sono infatti quasi triplicate passando dal 5,55% al 13% mentre nel 2013 la quota di mercato della auto a gas è arrivata al 14,1% (8,9% GPL e 5,2% metano).
In Italia, ad esempio, l’attuale stock di auto a gas circolante è in termini assoluti il più rilevante d’Europa, rappresentando il 76,8% del parco europeo per le auto a metano e il 26% per quelle a GPL, numeri che dimostrano le potenzialità di questo settore “green”.
Nella ricerca sono esaminate le conseguenze ambientali ed economiche dello sviluppo del settore. In uno scenario, ad esempio, di elevata penetrazione delle auto a gas in Italia da oggi al 2030, con la progressiva sostituzione di una parte delle auto a combustibili liquidi del parco circolante italiano, dovuta sia ad acquisto di nuove auto sia ad interventi di retrofit, si arriverebbe al 2030 ad oltre 3,5 milioni di t CO2 in meno rispetto a uno scenario di non intervento, a 67 tonnellate di particolato e 21 mila tonnellate di ossidi di azoto in meno. La riduzione di particolato prevista al 2030 equivale alle emissioni che sarebbero generate mediamente in un anno da 4 milioni di automobili diesel. Per migliorare le prestazioni ambientali delle auto a gas ci sono poi dei promettenti sviluppi nel campo delle alimentazioni ibride sia GPL-elettrico che metano-elettrico oltre a sistemi dual fuel metano-gasolio o GPL–gasolio. Ma una delle prospettive più interessanti per le auto a gas è senza dubbio quella del biometano che essere efficientemente prodotto da diverse fonti, tanto da rifiuti come da coltivazioni dedicate. La sua composizione è la stessa del gas proveniente dall’estrazione di gas naturale consentendo dunque miscele a qualsiasi percentuale senza problemi per i motori dei veicoli. Inoltre il biometano può essere trasportato e distribuito convenientemente nelle reti del gas naturale.
Per favorire lo sviluppo del settore delle auto a gas, nella ricerca sono state sviluppate anche alcune proposte normative che riguardano la fiscalità ecologica dei carburanti e delle autovetture. Ad esempio, per i carburanti si potrebbe mantenere nel medio-lungo periodo la tassazione attualmente applicata ai carburanti gassosi (grazie alla minore imposizione fiscale il costo di un litro di GPL è di 0,778 euro e del metano di 0,660) mentre per i veicoli si potrebbe estendere, sempre secondo la ricerca, a tutto il territorio nazionale la disciplina che oggi è applicata a discrezione delle regioni, cioè di esentare i veicoli alimentati a gas dal pagamento del bollo per 5 anni e il mancato gettito potrebbe essere coperto dalla revisione in chiave ecologica delle tasse sulle auto più inquinanti.
Fonte: InfoMotori.it
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